mercoledì 28 novembre 2007

FREDDO di Lars Noren






L'altro giorno mi è capitato uno di quegli episodi incresciosi che mi mettono di malumore per un mese. Come ho già detto per anni ho combattuto contro i pregiudizi e relativi comportamenti a sfondo razziale e ho sofferto davvero molto, sono stato oggetto di insulti e scontri fisici in numerose occasioni a cui ho puntualmente reagito, spesso in modo violento, ma a somme fatte avevo il mio appuntamento con una grande amarezza. Pensare che in Italia oggigiorno si verificano certi episodi mi pervade di un'immensa tristezza: così quando penso di aver finalmente trovato una qualche forma armonica con me stesso ecco che spunta l'imbecille di turno a farmi saltare letteralmente i nervi. E' da due mesi che mi accanisco nella ricerca di un appartamento da affittare, per me e la mia ragazza, ma puntualmente mi sono sentito dire (privati o agenzie) che non sono disposti ad affittare ad extracomunitari! Come?!?!?????? Bè alla faccia dei falsi buonisti, di quelli che sostengono l'esistenza di un'Italia multietnica, o di coloro che spalancano la bocca increduli ogni qual volta ho raccontato di episodi analoghi, non importa che io sia stato adottato, (e che abbia cittadinanza italiana in quanto tale), che abbia un back-ground totalmente occidentale, che parli 3 lingue e abbia viaggiato mezzo mondo, no. Il timore è che chiunque mi veda (vicini di casa o passanti) possa pensare o temere l'arrivo di miei presunti connazionali formando veri e propri ghetti.
Esasperato decido di fissare un ultimo appuntamento, sento una signorina telefonicamente che si dimostra subito molto gentile, prendiamo accordi per la visione dell'immobile e una volta sul luogo stabilito, scesa dalla macchina, levatasi gli occhiali e avermi scannerizzato dall'alto al basso, mi chiede: "scusa ma tu ce l'hai il permesso di soggiorno?" nonostante fino a poco prima mi avesse dato del "Lei". Bè, non riporto ciò che ho detto ma poi me ne sono andato senza battere ciglio. Tutto questo a Bergamo, la mia città.
Bè, ho ripensato a quel ragazzo indiano quindicenne, adottato da una famiglia fiorentina, di cui lessi l'articolo l'anno scorso, che si tolse la vita perché stanco e straziato dall'essere continuamente insultato, deriso e picchiato a scuola, ma non prima di lasciare una lunga lettera in cui descriveva dettagliatamente i motivi tutt'altro che futili, del gesto che avrebbe compiuto.
Siamo nel 2007 e certe cose non dovrebbero esistere. Ho vissuto negli Stati Uniti per anni, ma posso giurare che episodi simili non mi sono mai capitati.
Ho pensato quindi allo spettacolo teatrale con cui l'anno scorso sono stato in tournee in giro per l'Italia per circa tre mesi. Il titolo è "FREDDO", ed è l'adattamento teatrale di un fatto di cronaca realmente accaduto, che sconvolse la Svezia nelgi anni novanta.
Il protagonista si chiama Kalle, coreano d'adozione (proprio come me) diciassettenne, diretto ad un Party di amici, si imbatte in tre coetanei dalla forte ideologia filonazista, che dopo spavalderie pretestuose e accuse a sfondo razziale finiscono col picchiarlo ed infine ammazzarlo a forza di calci. I tre scappano e lo spettacolo finisce. E' stato come riaprire una ferita profondissima , ma ho amato questo spettacolo con tutto me stesso. Voglio allegare alcune foto per non dimenticare.
Mi piacerebbe se un giorno se ne potesse realizzare una versione cinematografica...

sabato 24 novembre 2007

lunedì 12 novembre 2007

7 Vite



Ho partecipato come Guest ad una sit-comedy dal titolo 7 Vite, in realtà è in onda da poco e trattasi di un format americano (in cui durante le riprese c'è un folto pubblico nella sala che assiste e applaude). Il modello era Friends (ovviamente non a quei livelli..) Nonostante la titubanza iniziale il ruolo che mi hanno proposto era carino e soprattutto qualcosa di comico, così ho accettato. Il titolo è "FUORI ORARIO" e andrà in onda Giovedì 22 Novembre su RAI2 ore 20.00.

Claudio Santamaria

Ieri sera ho visto con molto piacere la prima puntata della fiction dedicata a RINO GAETANO, interpretata dall'ottimo Claudio Santamaria. In un periodo in cui l'attenzione è tutta concentrata su Nicolas Vaporidis e Riccardo Scamarcio, fortunatamente accade che attori davvero talentuosi si rifacciano vivi. Bravi anche Kasia Smutniak e Laura Chiatti. L'episodio mi è piaciuto molto e penso che seguirò l'intera serie.